Raffreddamento del processore agli estremi

Raffreddamento del processore agli estremi

Frequenze di clock sempre più elevate e processi produttivi che portano a potenze via via crescenti implicano sistemi di raffreddamento sempre più spinti. E' il caso dei kit NVENTIV e Asetek proposti in queste pagine, per overclocking realmente spinti

di pubblicato il nel canale Processori
 

Prometeia Mach 2: Layout

Il sample in nostro possesso è un Prometeia Mach 2 al quale è stato sostituito il gas originale (r134a) con l’r404 al fine di ottenere prestazioni superiori. Il modello in esame è il penultimo commercializzato da NVENTIV, svanita nel nulla dopo il lancio del Mach 2 GT (caricato con r404).

Il design del Mach 2 è abbastanza simile a quello del prodotto della concorrenza. Anche NVENTIV aveva proposto delle cover colorate in alluminio, oltre che case Lian-Li in abbinamento.

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Il display LCD è opzionale al contrario di quanto visto con il VapoChill LS.

Analizzando il layout Mach 2, ci si rende conto del fatto che l’assenza di una scheda di controllo esterna determina la fuoriuscita di un maggior numero di cavi dall’interno del box.

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La struttura interna dei due refrigeratori in esame è la medesima: condensatore posto nella parte anteriore, ventola 12x12 in espulsione posta sul retro al di sopra del chip controller e compressore al centro del box.

Il chip controller comprende praticamente tutti gli integrati presenti sulle due differenti schede del VapoChill LS. Lo spazio ridotto a disposizione non consente di collegare agevolmente cavi al chip controller.

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Il compressore è un modello Danfoss in grado di dissipare fino a 200W se caricato con r134a.

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Le differenti caratteristiche dell’r404 hanno reso necessaria l’aggiunta di una ulteriore ventola 12x12 per raffreddare meglio il compressore, oltre che la rimozione delle pareti laterali.

Il compressore viene sforzato maggiormente dalla modifica, pertanto il condensatore svolge in tale circostanza un ruolo fondamentale dato che deve dissipare adeguatamente il calore sviluppato in maggiore quantità.

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L’evaporatore presenta una struttura completamente diversa da quella vista con il VapoChill LS. In primo luogo non è possibile smontarlo essendo costituito da un corpo unico. Un’altra sostanziale differenza riguarda il montaggio; infatti l’evaporatore del VapoChill LS presenta dei buchi laterali posti in corrispondenza di quelli dei diversi socket, mentre i prodotti di NVENTIV necessitano di una placca in plastica aggiuntiva da applicare sulla parte superiore della scheda madre, al fine di fissare l’evaporatore attraverso due viti poste al centro.

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L’ultima differenza riguarda la forma del cold-plate. Il VapoChill LS ne presenta uno di forma circolare in grado di coprire l’intera superficie della cpu. Quello del Prometeia Mach 2 oltre ad essere rettangolare presenta uno scalino di circa 0,5cm rispetto alla superficie dell’attacco.

In precedenza (http://www.hwupgrade.it/articoli/841/index.html) era già stata trattata approfonditamente la fase di montaggio ed era stato analizzato il Control Panel del prodotti di NVENTIV. Pertanto non ci dilungheremo su questi due argomenti lasciando maggior spazio a questioni più generali.

Per concludere citiamo due problemi che nel tempo hanno afflitto diversi possessori di Prometeia Mach 1 e 2. Il primo riguarda il software; in tanti hanno combattuto contro la mancata accensione automatica. I prodotti di Asetek ed NVENTIV inviano un segnale alla scheda madre appena viene raggiunta una determinata temperatura (-33° nel caso del Mach 2). Diversi esemplari, però, non inviavano alcun segnale e quindi era necessario accendere il pc manualmente.
Aggiornando il firmware non tutti sono riusciti a risolvere il problema. La scomparsa della casa danese dal mercato ha decretato la fine del supporto offerto ai clienti e quindi l’interruzione dello sviluppo di firmware e control panel ponendo fine alle speranze di chi credeva ancora in una possibile risoluzione.

L’altro problema è di natura fisica. Abbiamo potuto apprezzare la maggiore mobilità del tubo capillare del VapoChill LS rispetto a quella del Prometeia Mach 2. Più volte, la rigidità del capillare del refrigeratore di NVENTIV ha favorito il danneggiamento dello stesso e la conseguente perdita di gas.

 
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